Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


17 luglio 2010

Friiiiiiiiiiio












Il tempo passa ed imparo a conoscermi, ogni giorno di più... e questo mi fa capire quanto questo "esperimento" stia funzionando... non sapevo per esempio di essere meteopatico.
L'inverno '09-'10 é stato un bell'inverno, tosto, freddo, prolungato... nulla a che vedere con i freddi 14°C di sti giorni... ma se all'inizio non temevo nulla del breve inverno catarinense, ora, che ci sono dentro, capisco dov'é la sofferenza e l'odio del freddo che la gente prova.
E' molto semplice... noi abbiamo i riscaldamenti... la sera torniamo a casa ed abbiamo la possibilità di sederci a tavola senza sentire sulla pelle quei 14°... molti di noi, in casa, hanno una media di 20° lungo tutto l'anno... qua no... ed é questo il problema, la tregua di cui noi possiamo usufruire... qua il freddo é ovunque.
Le case sono costruite e rifinite in modo discutibile, non esiste alcun isolamento termico, neppure per chi vive in case di mattoni... qua un buon 20% vive in case di legno.
Anche io non sopporto più questo clima... freddo, umido, 24 h su 24... porca put@#na un montanaro come me!!!
Ieri sera vado a Tijucas, mi intrufolo in una combriccola di colleghi della mia donna, il motivo della "riunione" era quello di realizzare una festa a sorpresa per il compleanno del loro capo... così verso le 19 siamo in un freddo barettino del centro... circa 15 tra maschi e femmine, con palloncini e birre gelate... grazie a Dio c'era un caminetto, acceso, inutile dire che abbiamo sfruttato al 100% quell'angolo del locale.
Il posto era molto spartano, con il tetto basso e le tegole a vista... e c'é un bel cavolo di differenza con il piacevole effetto "pietra a vista" delle case nostre, di montagna, le tegole erano a vista perché semplicemente erano appoggiate lì, sopra delle travi di legno, non c'era altro a protezione... ed infatti... pioveva dentro.
Il proprietario, perfetto per l'ambiente, aveva una cicatrice, che percorreva tutto il volto da un'orecchia all'altra passando per la bocca... un figo.
Inizialmente io rimango un pò in disparte, sono tutti molto affiatati e io non conoscevo nessuno, ma pian piano la gente si smolla e cominciano a tirarmi un pò in mezzo... ed io certo non mi tiro indietro.
Il loro capo arriva, brindiamo agli anni che passano, e cominciamo a bere delle birre... forse é per questo che non cambio il tema del blog... mi sembra così azzeccato...
Ci sediamo attorno alle tavole poste davanti al fuoco del camino, cominciamo a smangiucchiare della carne che ci portano con tanta farofa (farina di mandioca) e così le ore passano, si parla, ci si conosce un pò... un altro giorno che porta a nuove conoscenze... e il freddo viene presto dimenticato.

2 commenti:

  1. azzo Gabri come ti capisco... 13 gradi senza riscaldamento sono fastiosi... anche a La Paz era così! Tieni duro... :)

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  2. E' durato poco... lo "dico" piano che non si sa mai...da domenica siamo tornati a temperature vivibili.
    Pensa te Eli,l'anno scorso patendo del freddo e quest'anno?Dici che avrai lo stesso problema?Eheheheh...

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