Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


22 agosto 2011

Shopping dipendenze

Inizio col salutare tutti coloro che sfortunatamente hanno finito le ferie, ben tornati... come alcuni di voi hanno notato anche io mi sono preso le mie, ma non sono state vere e proprie ferie, lontano dal lavoro... mi sono solo allontanato da internet, avevo bisogno di disintossicarmi un pò.
La fine dello scorso (e polemico) post era incentrato sul fatto di quanto i brasiliani siano potenzialmente ottimi clienti, ed é vero che se riesci a conquistare la loro fiducia non ti mollano così facilmente, e questa é una bella soddisfazione per chi vende... che dal canto loro però... fan venire due maroni così... ma vi sembra che io per comprare una cosa mi debba registrare? Purtroppo, non tutti, ma molti, hanno sta palla di tenere a registro i clienti, così ogni tanto ti chiamano e ti chiedono come stai e perché non ti fai più vivo in negozio, anche solo per fare due chiacchiere... e vabbé dai, ognuno si gioca le sue carte come può.
Chi non é mai venuto da queste parti noterà una predominanza di due tipi di commercio... quello delle scarpe e quello dei medicinali... é incredibile quante farmacie e negozi di scarpe ci siano... pensate alla via principale della vostra città o paese, quella più commerciale, come può essere via Emilia Centro a Modena, per esempio... immaginate di sostituire tutti quei negozi di abbigliamento con farmacie e negozi di scarpe... il risultato é un paradiso per ipocondriaci e scarpe-dipendenti.
Di tutto questo, però, la cosa che mi lascia ancora colpito sono gli sportelli dedicati ai finanziamenti... di fianco alle casse nei negozi di scarpe, vestiti, articoli per l' infanzia, accessori femminili... per tutti i prodotti si può scegliere di aprire un finanziamento e pagare un oggetto a rate... mi é capitato diverse volte di essere trattato come un "signore" solo per il fatto di voler pagare in contanti, qui non é tanto normale... tant' é vero che in quasi tutti i negozi il pagamento "a vista" (in soldoni) viene premiato automaticamente con un 5-10% di sconto... per cui se capitate da queste parti e volete comprare, che ne sò, una t-shirt in un negozio chiedete qual' é il suo prezzo con pagamento a vista, risparmierete qualcosa e con quei soldi vi fate una bella caipirinha in riva al mare.

08 agosto 2011

Brasile low-cost

Sarebbe bello fosse così... dico il Brasile... low-cost... non esiste più che "vado in Brasile ed apro un chiosco in riva al mare"... almeno che non si abbiano belle risorse economiche e nessuna grande aspirazione nella vita, beh allora così sì, potrebbe funzionare.
Vado diretto al punto, il Brasile é caro, é caro "arabito" come si dice dalle mie parti, e non lo dico pour parler, e finalmente, dopo aver persino litigato per questa mia tesi, esce finalmente un articolo di un giornale locale che mi sostiene con numeri e fatti.
La rivista in questione si chiama Veja ed é una specie de Il venerdì o L' espresso, esce settimanalmente e tratta di un pò di tutto, dall' economia alle curiosità del mondo ecc. ed il numero in questione é il 44 (per chi volesse saperne di più).
Come tutti sanno, il caro vita si calcola considerando il gap fra entrate ed uscite prendendo in considerazione i beni primari, il resto diventa un plus.
Quello appena trascorso é stato un weekend di conti, quanto mi costa questo e quello, come fare per mettere da parte x senza pretendere y, magari diamo un taglio lì, non esageriamo qui... e salta fuori il problema... non si può far una vita "media" europea con uno stipendio medio brasiliano... i due concetti sono totalmente incompatibili... in quasi ogni ambito, si paga tutto di più, e quello che si paga di tasse farebbe ricredere molti italiani incarogniti per la nostra situazione attuale (che non é certo la migliore, é vero)... e si capisce perché la differenza tra classe media (che qua é un lusso) e classe "operaia" sia tanta, tipica caratteristica dei paesi più "difficili".
Proprio ieri ascoltavo una pubblicità per radio, la quale affiancava le parole lusso e classe media e faceva capire chiaramente come il medio qui é un lusso, é decentrato, non a portata di una persona "media"... e dire che proprio la media nazionale non é rappresentata da banchieri o petrolieri... ma possibile che così tante persone non sappiano il significato delle parole!?
C'é da dire che cliente brasiliano é fantastico, magari ne avessimo così in Italia... non hanno sta pippa dell' acquisto mirato: voglio una cosa - la compro... non ho i soldi - la compro a rate... ho già altri 5 mutui sulle spalle - al massimo non riuscirò a pagare ecchecc@zzo!
Da noi ci sono vari settori in crisi, tra i quali quello dell' auto, giusto? Dopo il calcio, lo sport preferito é il "cambialamacchinaunavoltaall'anno" e sapete quanto costa un' auto a queste latitudini? Una Fiat 500 base al cambio odierno costa più di € 27.000!!! Un paio di Nike arriva a costare fino a R$ 700 (più di € 300) e il salario minimo é di R$ 500 e rotti... ditemi ancora che il costo della vita é basso!