Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


26 dicembre 2012

Natale e ferie

Il mio primo Natale al caldo.
Sì, nonostante sia fuori dall'Italia da un pò di tempo questa era la prima volta che mi facevo il Natale al caldo.
Io non ho più grandi aspettative da questo giorno "magico", però sinceramente mi piace più passarlo al freddo della mia terra, in compagnia della mia amata montagna.

Qui non ho notato un gran spirito natalizio, se così lo vogliamo chiamare, molto simile al nostro, ma piuttosto una consueta voglia di fare festa, niente di strano insomma.
Innanzitutto, dove sono io si valorizza molto la cena della vigilia, il piatto principale è il chester... il peru recheado... insomma, il tacchino ripieno; niente tortellini o lasagne, ma non si può dire che non si mangi bene.
Del resto mi hanno colpito un paio di cose... mentre ero alla cassa della Loterica (un equivalente delle nostre Poste) per pagare la luce, un signore sulla settantina è entrato ed ha chiamato l'attenzione di tutti noi per augurarci un felice Natale... non sembrava ubriaco, a quanto pare aveva appena vinto una discreta cifra al lotto, ed era contento come una Pasqua, a Natale.
Un'altra situazione interessante è successa il giorno prima, il 23, mentre eravamo in spiaggia, una canzone di Natale in versione tecno annunciava un signore decisamente sovrappeso vestito da Babbo Natale che era nel cassone di un pick-up e lanciava caramelle e chewing gum ai passanti e a noi che eravamo beatamente sdraiati in riva al mare.
Altre cose memorabili non ne ho viste, ma mi è sembrato che in una località turistica come la mia, le persone vivano questa festività come un giorno di vacanza praticamente come gli altri... con una gran voglia di starsene al mare e bersi serenamente la loro birretta gelata.

Ed ora finalmente ferie.
Per un pò di tempo non entrerò online, ma sporadicamente mi ci intrufolerò.
Non posso fare altro che augurarvi buone feste, un buon 2013, sperando che il futuro ci riservi una bella ondata di positività... ma ricordiamoci che ciò dipende anche da noi.
Apriamo la nostra mente alle opportunità che il mondo ci offre, e ricordiamoci che l'Italia, la nostra realtà, qualunque essa sia, non è il mondo... ci sono tante situazioni diverse ed intriganti anche là fuori, in un mondo così apparentemente pieno di difetti.

Um grande abraço.

21 dicembre 2012

La fine del mondo

Eh ragazzi, le sfortune non arrivano mai sole.
Purtroppo, anche questo leitmotiv della profezia Maya ha deluso le aspettative, ci prendono proprio tutti in giro... poveri noi.

Io dico grazie al cielo che anche questa data è passata, così la smettiamo di crearci dei problemi, possiamo uscire dal nostro rifugio anti-atomico a andare a vedere le vetrine in centro, ma mi raccomando solo guardare.

Io non so se sono fuori io (probabile) o se la maggioranza delle persone ha dei problemi.

Hanno appena trasmesso in tv un reportage sopra il mancato disastro planetare, dove si metteva in evidenza tutto il movimento generato da questo vociferato allarme e quello che hanno mostrato è preoccupante.
Qui in Brasile, nella cittadina di Alto Paraiso (citata in Brazilian Zen), non si trovava una camera nemmeno a pagarla oro già da mesi, nemmeno nei bunker costruiti per l'occasione.

Quello che però mi lascia perplesso è l'innumerevole messaggi di "ingiurie" rivolte ai Maya, che sinceramente non vedo che colpa possano avere... a me viene da dire che i rincoglioniti siamo noi.

Le ipotesi a nostro svantaggio e che ci decreterebbero una "tribù" di pirla sono molte... prima di tutto il messaggio non menzionava nessuna pioggia di meteoriti, per cui, se vi siete fatti venire il torcicollo a guardare il cielo... chi sono i pirla?
Noi, mica i Maya.
Il messaggio trovato non era nemmeno completo, per cui, vai a sapere te checc@#zo c'è scritto su quel sasso... magari è una sorta di sms arcaico, poteva essere di un uomo appena tradito dalla sua ragazza che augurava i peggiori accidenti al suo rivale in amore, cosa ci andiamo ad inventare!? Ma per favore!
Pensateci un pò... non riusciamo a leggere indizi o scritti moderni, che fanno parte del nostro attuale modo di comunicare, e vogliamo andare a interpretare dei messaggi di migliaia di anni fa, e dal messaggio poco chiaro ne tiriamo fuori una questione di estinzione della razza umana.
E poi... il controsenso, invece di offendere sti poveretti che hanno fatto una vita decisamente più dura di noi, perché non ci decretiamo fortunati visto che anche questa è scampata?
Non so, è questione di punti di vista.

Insomma, per fortuna che anche il 21 dicembre se n'è andato, così possiamo cambiare discorso e trovare altro per cui preoccuparci... e cerchiamo di non trovare un argomento positivo, sarebbe troppo noioso.

17 dicembre 2012

Prof di italiano (1st round)

Queste ultime settimane ho ricevuto un sacco di domande sull'argomento "prof" e, così, ho deciso di farci un post... vedrò di essere esauriente.
Ecco alcuni punti da valutare prima di "immergersi" in questa professione.

1- Dove viviamo è richiesta la figura dell'insegnante di italiano?

Per rispondere a questo possiamo considerare:
A- Dimensioni della città in cui ci troviamo.
E' ovvio che in una città delle dimensioni di São Paulo, Rio o Belo Horizonte la figura del "teacher" è richiesta.
Sarà facile trovare delle scuole che cerchino un prof, così come dei singoli alunni che vi chiedano lezioni private.
B- Presenza o meno di università.
Università vuol dire ragazzi con i più vari interessi ed esigenze... c'è un'università? Vengono offerti corsi tipo architettura, design di moda e/o altri tipi, gastronomia, relazioni internazionali? Se è presente una buona parte di questi siete a cavallo.

2- Qual'è il nostro livello di portoghese?

E' un punto importante, perché all'inizio le maggiori difficoltà che incontreremo saranno nella spiegazione delle basi della nostra lingua, per cui, saper comunicare ed avere un buon vocabolario base è importante.

3- Abbiamo abbastanza pazienza ed entusiasmo?

La pazienza per me è stata una scoperta, perché non mi è mai piaciuto ripetere le cose, e in questo lavoro è indispensabile saper sorridere anche all'ennesima spiegazione dello stesso argomento.
L'entusiasmo è anch'esso importante, dato che l'italiano non è una lingua così facile, e chi non è abituato ad imparare una lingua straniera è più predisposto alla frustrazione del novello... in altri termini, perdiamo uno studente (che di per se è come una sconfitta) e perdiamo ovviamente delle entrate, guadagnando, di contro, una pessima pubblicità... e vi avverto... qui il passaparola va ancora molto forte!
Per cui, cercate di trasmettere energia positiva e cercate di capire dove andare ad agire affinché lo studente non si lasci abbattere.

4- Siamo in grado di riprendere in mano la nostra conoscenza della lingua?

Ok, io pensavo di essere messo bene, ma già all'inizio mi sono accorto che avevo bisogno di dedicarmi molto per ritornare su certe regole ormai dimenticate, e, credetemi, ogni giorno ne salta fuori una!

5- Come insegnare italiano?

Questo è soggettivo, ma quello che ho capito è che qui non c'è un insegnamento del portoghese così forte come in Italia dell'italiano... mi dispiace dirlo ma (almeno dove sono io) la conoscenza della lingua è un pò scarsa, per cui, sebbene questo sia un punto a nostro vantaggio, può essere ancora più difficile insegnare italiano, soprattutto a livelli più "alti". Mi capita quasi tutti i giorni, infatti, di cercare di spiegare delle parole in italiano e l'alunno non sa nemmeno l'esistenza della parola nella sua lingua.
Allo stesso tempo dobbiamo pensare che non per forza il modo in cui abbiamo imparato noi sia il "metodo" per eccellenza.
In fin dei conti quando abbiamo imparato una seconda lingua non dedicavamo tutta l'attenzione e il tempo che si dedicava al nostro amato italiano, per cui non pensate che si debba spiegare l'analisi logica punto per punto, le regole e tutte le eccezioni della grammatica.
Con il tempo si trova il giusto equilibrio e si impara ad essere essenziali, che spesso è il requisito più efficace.

6- Quali credenziali sono richieste?

Dipendendo dalla scuola dove si vuole insegnare sono richiesti o meno degli attestati di studio.
Nel mio caso, quando sono entrato nella scuola dove ancor oggi mi trovo, mi hanno fatto un mini-training, mi hanno seguito durante le prime lezioni e per un periodo venivano richiesti dei feedback agli alunni per vedere se si trovavano bene con me.
Nella mia scuola, inoltre, a completamento del semestre viene consegnato agli alunni un formulario, con tutte le valutazioni inerenti alla scuola ed al professore che hanno.


L'argomento può essere ulteriormente approfondito, ma oggi mi fermo qui, se avete domande sarò felicissimo di rispondervi... prima di andare in vacanza ovviamente, perché dopo... stacco col mondo!
Vi abbraccio!

14 dicembre 2012

Una spesa... basica

Come ho già detto più volte, il costo della vita di BC è alto, la qualità si può trovare, ma si fa pagare salatissima.
Nell'immagine, uno scontrino di una spesa base, una spesa di metà settimana, mi mancavano due cavolate e sono andato al market.
Costo totale dell'operazione: circa R$ 74,00 ovvero circa € 30,00, che magari può non sembrare tanto, però in base a quello che sono gli stipendi medi vi assicuro che è una bella cifra.

Uno stipendio medio? Difficile da dire quando le differenze tra chi guadagna molto e chi guadagna poco sono così significative.
In base a quello che ho visto e passato in questi anni, posso dire che una media potrebbe essere di circa R$ 1.500,00... solo per dare un'idea.

Poi in base al prodotto i prezzi possono essere più o meno spaventosi... insomma, non pensate di venire qui con i soldi del porcellino di coccio, perché con quelli ci fate poco.

10 dicembre 2012

Randagi overseas

Le vacanze sono alle porte, e le spiagge si stanno riempiendo di turisti e locali.
Purtroppo, se c'è qualcuno felice per le vacanze, c'è qualcun altro che lo è un pò meno, e non mi riferisco a me, che vedo la "mia" città riempirsi di gente chiassosa e spesso maleducata, ma degli animali che vedo per strada, tantissimi randagi persi per le strade e le spiagge limitrofi.
Ieri abbiamo portato a casa un esserino minuscolo, una specie di Pinscher, che stiamo cercando di "appioppare" ai miei suoceri... vediamo se riusciamo a convertire le mille preoccupazioni in una vera passione per questa povera creatura.
I canili locali sono al collasso, un'amica mi diceva ieri che in uno spazio ridicolo sono alloggiati oltre 700 cani, la maggioranza dei quali non avrà un futuro molto roseo, soprattutto i meticci, e se non sono nemmeno troppo giovani poi...
Anche qui, come in tanti altri posti, il cane dev'essere di marca e un valore estetico aggiunto al padrone, per cui... il palestrato tenderà a comprarsi un cane di stazza imponente e la figh#tta (come si dice qua "patricinha") al contrario un cane minuscolo da riempire di brillantini e vestitini all'ultima moda.

06 dicembre 2012

Obrigado Oscar

Un altro genio se n'è andato.
Oscar Niemeyer è stata la persona pubblica più importante di questo Brasile, il lato positivo, curioso e geniale di questa incredibile nazione.
Persona completa, umile e brillante, creatore di innumerevoli opere che includevano architettura, arte e umanità.

La sua vita è stata un lungo passaggio, un percorso durato 104 anni... per cui non possiamo piangerci addosso e ripeterci che "i migliori se ne vanno sempre per primi", lui ha smentito anche questo detto.

Sono molte le opere fantastiche, criticate e ammirate in tutto il mondo... ce ne sono tantissime meno conosciute e altrettanto grandiose, come la sede del partito comunista francese, una costruzione bellissima, e ci sono anche diverse opere in Italia, come la sede della Mondadori a Segrate, o il più recente auditorium di Ravello.

La notizia della sua morte era già pronta da tempo, negli ultimi mesi erano già state varie le volte che sui social network si leggeva della sua scomparsa, sembrava esserci un nutrito gruppo di avvoltoi pronti ad esibire le loro creazioni audio-visuali sul noto architetto, ricche di testimonianze cariche di pathos.
Ma d'altra parte questo... non fa più notizia.

Persone come Niemeyer meritano tutto il nostro rispetto ed ammirazione, il loro passaggio può essere un profondo insegnamento per tutti gli altri uomini, auguriamoci che ne nascano altri e che ci meraviglino come ha fatto il grande Niemeyer.

03 dicembre 2012

Ricchi e Poveri


Il biglietto da visita del Brasile è ancora in via di definizione, c'è chi pensa al Carnevale, alle splendide donne, al calcio, ai travestiti, alle favelas, alle spiagge, al samba, al boom economico... ognuno ha una sua visione del Brasile che non conosce, e il più delle volte è distorta, perché inconsapevole.
Io non ho un' immagine di questo paese che ne resuma rapidamente una caratteristica preponderante, probabilmente perché non sono più allo stadio iniziale di emigrante, e non ho più bisogno di darmi delle risposte a delle domande di poca importanza.
Una cosa che so è che le persone sono molto diverse tra loro, ed io ho le mie preferenze, che si chiamano persone umili.
BC sarà anche un mondo a sé stante, si dice di tutto di questa città, nel bene e nel male, ma io non posso fare paragoni con altre città brasiliane non avendo mai vissuto in altri luoghi, però dopo avere girato da timido turista posso dire che più il tempo passa e meno mi piacciono le classi "alte" della società locale, troppo false, opportuniste e prive di buon gusto al contrario di quanto loro stessi credono.
Lavorando in una scuola, poi, vedo di tutto: dai ragazzi "facili" a quelli "difficili", dai genitori responsabili a quelli più "fanatici" e fuori dal mondo, dalle persone stracolme di soldi a quelle che si fanno un c#lo così per sopravvivere... è ovvio che mi viene da pensare alle nostre difficoltà, di cittadini medi europei, abbiamo ancora molti buoni motivi per sorridere, persino in un periodo così difficile.

Qualche giorno fa c'è stata la consegna dei diplomi per gli studenti in conclusione di corso, è stata una cerimonia molto bella, carica di emozione, e diretta ad ognuno dei ragazzi, è stata proprio una bella serata.
Il giorno dopo, ancora sulle ali dell'entusiasmo e un pò intontiti dallo spumante, è stato davvero bello vedere i frutti di quelle ore vissute insieme a certe persone che avevano partecipato alla cerimonia, c'era un coinvolgimento diverso, più umano, soprattutto con le persone più "accessibili", quelli con cui puoi comunque scherzare di tutto ad ogni ora del giorno.
Una di queste persone mi ha veramente incantato con la storia della sua vita, che è la vita di tantissimi brasiliani, fatta di difficoltà reali, a noi spesso sconosciute.
Lei ha avuto due figli quando era ancora adolescente, e il marito non l'ha aiutata granché sin dall'inizio, per poi lasciarla sola per andarsene con un' altra donna.
La storia in sé non è diversa da tante altre già sentite, ma quello che mi affascina è l'orgoglio della vittoria che queste persone provano ogni giorno agli altri e a loro stessi, una forza che vedo in poche persone che conosco, me per primo.
Ci sono persone che possono veramente darci molto, soprattutto quando pensiamo che non abbiano nulla di ché di interessante.
Anche per questo non mi pentirò mai della mia scelta di allontanarmi dal "giardino di casa".