Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


20 aprile 2013

Call Parade, street art made in Brazil

Chi è venuto in Brasile, e soprattutto chi è passato dai grandi centri urbani, si è sicuramente imbattuto in almeno un orelhão, l'equivalente della nostra cabina telefonica, con la differenza che non di non essere una "scatola" chiusa.
Da quasi un anno a São Paulo, questi arredi urbani tipici dei nuclei urbani brasiliani, sono vere e proprie esposizioni di arte a cielo aperto, pitturati da artisti locali e modellati da audaci designer di tutta la nazione.

 

Il risultato è fantastico, emerge l'innegabile talento degli artisti locali e la capacità di reinventare spazi urbani destinati al "naturale" degrado cittadino.
Vari tipi di "esplosioni" di arte urbana sono evidenti in varie città del Brasile, e si susseguono artisti più o meno riconosciuti internazionalmente.




... venire fino a qua e non provare ad imparare qualcosa sarebbe davvero un peccato.
Le opere saranno visibili fino al 24 luglio.

03 aprile 2013

Una medicina dopo l'altra (one more pill)

Le prime influenze pre-invernali stanno arrivando ed anche io sto uscendo quasi indenne da una di queste che in tre giorni mi ha messo al tappeto, poca febbre ma un gran malessere.
Il mio modo di affrontare i comuni acciacchi come può essere un mal di testa, mal di stomaco o un'influenza basica, si fa con tanta acqua e latte+miele quando è ora, nient'altro, per questo penso che alcuni mi credano paranoico, dico qua, in Brasile.
Già, cerco di non prendere nessun medicinale perché non mi fido, perché credo che in questo caso la chimica sia un'arma a doppio taglio, anche perché quando ero un bimbo ho passato delle stagioni in cui mi ammalavo di continuo, poi con l'età mi sono stabilizzato.
Da quando sono arrivato qui, se prima ero una persona diciamo normale, adesso mi ritrovo dalla parte dei paranoici, dato che sono contrario al fatto che "una pastiglietta non hai mai ucciso nessuno!", e preferisco smaltire i miei malanni senza espedienti chimici.
Sarà una mia sensazione, forse sbagliata, ma mi sembra che troppe persone associano la parola malessere direttamente alla parola medicina, come se fosse la sua naturale soluzione, ma sappiamo bene, che non è sempre così.
Ogni volta che casco nell'argomento medicinali fatto scena muta, non conosco il nome di nessun integratore, nessuna pomata e nessuna pastiglietta magica, niente di niente*, e il mio interlocutore mi guarda sbalordito.
Quello che però è più preoccupante è l'uso degli steroidi anabolizzanti, anche qui vietati, ma che entrano senza troppi problemi direttamente dagli USA e vanno come il pane, molto comuni e non solo tra gli uomini.
Un pò di tempo fa, pour parler, mi è venuto a trovare un amico di Bologna e siamo andati in una famosissima discoteca del posto; faceva impressione vedere come persino lui che è abbastanza "palestrato", in confronto alla media locale sembrava anche un pò magrino... per non parlare poi di me, che in Italia sono di "stazza" media (qui sono praticamente uno stecco).

*(cavolata... conosco il Vicks Vaporub)