Tra vent' anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite.
Mark Twain


29 dicembre 2013

Coppa del mondo 2014, gli stadi

A pochi mesi dall'inizio della competizione per eccellenza della Fifa, i dubbi e le certezze sull'operato degli addetti ai lavori si mischiano, e vengono sempre più evidenziati nelle testate giornalistiche brasiliane ed internazionali.

Il Brasile è indubbiamente il paese del calcio, di gente che ci si dedica interamente che sogna di poter giocare come professionista e poter dare un futuro migliore alla sua famiglia, è fatto di appassionati tifosi di ogni età, che ogni volta che può veste la maglietta della squadra del cuore, indipendentemente che sia di serie A o di un umile paesino di campagna.

I soldi investiti per dare vita ad una manifestazione senza precedenti sono davvero molti, tanto è che alcuni degli stadi che vedremo nella prossima coppa del mondo saranno sì tra i più belli al mondo, e senza molti dubbi i più cari già costruiti.
In molti si chiedono se varrà la pena spendere così tanto, altri credono di avere già la risposta... questa è un'opinione che serve a poco ora.

In questi giorni sono finiti sotto i riflettori in particolare 4 stadi brasiliani, uno dei quali ospiterà anche la nazionale italiana: Manaus appunto, Brasilia, Cuiabá e Natal.
Il dubbio è lo stesso che è nato a suo tempo per la coppa del 2010 in Sud Africa, ovvero: cosa ce ne facciamo di uno stadio del genere una volta finita la coppa?
Il problema è, infatti, che a differenza degli stadi costruiti a San Paolo, Rio de Janeiro ecc. in queste quattro città non c'è di fatto una squadra "degna" di tale teatro... l'unico modo di vedere questi stadi funzionare sarà quello di inventarsi qualcosa da fargli fare... potrebbero ospitare, per esempio, delle partite di Football americano o rugby (e sarebbe anche un modo per diffondere tali sport).

Diamo i numeri: lo stadio di Brasilia è considerato, ad oggi, il più caro al mondo, con un investimento dichiarato di circa 435 milioni di euro, contro i 340 dell'Allianz Arena e i 325 dello stadio olimpico di Pechino (il famoso nido d'uccello).

Ci auguriamo che la tanto aspettata Copa do mundo venga ricordata come il più grande spettacolo di calcio mai disputato... almeno per i prossimi 4 anni.


24 dicembre 2013

Punti di vista (tratto da Scappo in Brasile)

Vigilia di Natale, 30° e tutto apparentemente tranquillo nella caotica BC.
Stavo leggendo il blog ScappoinBrasile del bravissimo Andrea, che vive da diversi anni nel pais maravilhoso, ed ho trovato l'ennesimo post interessante, che sicuramente farà discutere, e che ha molti spunti sui quali riflettere... ma chiaramente, sono punti di vista.
Ho linkato l'articolo sulla sua pagina, dategli una letta: 40-motivi-per-i-quali-uno-straniero-odia-vivere-in-brasile.
Il mio punto di vista (forse anche perché vengo dalla stessa terra) è al 99% in linea con quello che commenta Andrea tra parentesi, e vedo che pur vivendo in zone del Brasile molto diverse, i modi percepiti a SP sono incredibilmente simili a quelli di BC.
Buon Natale.

20 dicembre 2013

Facciamogli la festa! Vi presento il Chester.

Natale 2013: -5 giorni.

Oggi ci saranno 28-30° abbastanza umidi, ma tutto sommato affrontabili.
È stato l'ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze, le strade non sono ancora piene, probabilmente la città si riempirà dal 26 in poi.

In questi ultimi giorni, mi è venuta la curiosità di sapere come festeggiano le persone di BC e dintorni il tanto importante giorno di Natale... in effetti è strano farsi certe domande dopo quasi 4 anni che sei in un posto... questo dimostra quanto sento l'atmosfera natalizia a certe latitudini.
Gli amici a cui ho chiesto come praticassero il loro rituale tipo, mi hanno confermato la routine praticata anche nella famiglia di mia moglie: priorità alla cena della vigilia, si passa in casa e, insieme a riso, farofa ecc, si prepara solitamente il tanto bramato (e per certi versi famigerato) Chester.

Dopo aver visto che nessuno mi sapeva dire che diavolo di animale fosse il Chester, mi sono andato a fare una ricerca online e questo è il risultato:
- la parola Chester deriva dall'inglese chest, petto;
- è un mega pollo da circa 4kg;
- i parenti prossimi vengono dai mitici loch della Scozia;
- frutto di una ricerca durata anni iniziata negli States, che ha portato ad un incrocio di più razze;
- incrocio brevettato e comprato dalla marca brasiliana Perdigão (a risposta dei tacchini venduti dalla concorrenza);
- nutrito a mais e soia per sviluppare la minor percentuale possibile di grasso;
- sul mercato dal 1982.

Io l'ho mangiato l'anno scorso, e, sebbene io nutra dei dubbi sulla sua salubrità, devo dire che l'ho mangiato con gusto.




10 dicembre 2013

Tante belle cose

Siamo quasi in vacanza, un altro Natale alle porte, ma purtroppo questa volta non riuscirò a passarlo nel "calore" delle mie montagne, me lo farò al mare... non è poi così male.

Sono un blogger, se così posso definirmi, davvero scarso... non alimento la mia creatura a dovere, anzi, la sto lasciando morire di fame, ma come detto anche nello scorso post, preferisco non esporre dei pensieri che per molti sarebbero impopolari.
Giacché devo riscontrare una tremenda permalosità negli abitanti di questa regione, non vi si può dire mica un 'azzo eh!?
Ti dicono "Aiutaci a migliorare, dacci il tuo feedback!", e se glielo dai negativo te li sei giocati.
Boh!?

Torniamo a noi.
Il 2013 si sta chiudendo, e di fatti, come sempre ne sono successi un bel po'... un altro anno di lavoro in terra strtaniera, un anno da studente universitario gringo, un primo anno da genitore, cosa volete di più?

Inizio con l'aneddoto università.
A fine febbraio ho iniziato il corso di designer grafico, nell'università locale, e devo dire che, a distanza di un anno (o due semestri), mi sono caduti i maroni, una grossa delusione.
Analizziamo alcuni punti.
Prima di tutto, sono uno pseudo-adulto in mezzo a dei pischelli e per questo ho delle priorità molto diverse, e ci sta... non posso contestare la leggerezza dei 20 anni, chi non c'è passato... piuttosto mi deprime la partecipazione e l'entusiasmo che questi monelli mettono quando l'argomento è design... OMG!
A stare coi depressi ci si deprime... per cui, solo il fatto di condividere tale esperienza con delle amebe, ha reso una battaglia questo anno scolastico 2013.

Punto secondo il livello di istruzione media.
Ricordo che parlo della situazione nella quale mi trovo e non di tutto il Brasile, non dovrei nemmeno stare qua a fare il puntiglioso, ma ormai dall'essere "umano" mi aspetto di tutto.
Dicevo, l'istruzione media... già... media! Nel senso che questi ragazzi non sembrano usciti dalle scuole superiori... mi sto chiedendo se esistano a BC e dintorni... molto preoccupante.

I prof e l'istituzione... boh... alcuni dimostrano una buona padronanza, ma altri mi sembrano del tutto inadeguati.
Insomma, riassumendo... non vale la pena di spendere una vaccata di soldi solo per dire che sei laureato, quando in fondo non sai un c#zzo, io la penso così.
Dubito seriamente che continuerò ulteriormente in questa avventura, ma se non altro ho vissuto un aspetto in più dell'essere abitante di questo buchetto di c#lo del mondo.
Adesso mi sto cercando un buon corso privato con qualche personaggio ben inserito nel mondo della grafica o altro che mi possa interessare (sempre nel design)... vediamo cosa succede.